La sfida dell'e-collaboration

Quanto potrebbe impattare sui profitti derivanti dalle esportazioni la collaborazione tra aziende italiane nel settore del commercio elettronico?

L’Italia, è noto, è il Paese dei 1.000 campanili e anche dei 1.000 campanilismi. Eppure, in un mondo sempre più globale e globalizzato, l’unione fa la forza, soprattutto se si vogliono raggiungere dei risultati sotto il profilo economico. Ciò riguarda, naturalmente, non solo comunità e istituzioni ma anche le aziende private, che nel nostro Paese sembrano fare abbastanza fatica a collaborare tra di loro.

Non a caso, il Legislatore italiano ha cercato di stimolare la collaborazione tra aziende con le Reti d’Impresa, che – come si legge in una Guida della Camera di Commercio di Roma – consentono di:

  • raggiungere economie di scala;
  • attivare circuiti dell’innovazione;
  • accrescere la capacità di penetrare i mercati, specie all’estero.


I vantaggi derivanti da mettere a fattor comune strategie e risorse per raggiungere un obiettivo comune sono tanto maggiori quanto più vasto è il mercato in cui si opera
.
Ciò porta a una riflessione: nel settore del commercio elettronico mettersi insieme ad altre micro, piccole o medie imprese per colpire un mercato target è una strategia vincente, che può consentire di competere con player più grandi e strutturati.
La conferma ci viene da alcuni casi di successo (purtoppo non targati Made in Italy), come i produttori di vino francesi che si sono uniti per riuscire a entrare sulle piattaforme di e-commerce cinesi.

Come riporta però un articolo de Il Sole 24 Ore, l’idea di creare massa critica, accordandosi con altre imprese dello stesso settore, per aprire uno store virtuale sul principale marketplace digitale del Paese su cui si vuole puntare è una strategia vincente che in Italia nessuno sembra seguire. Le associazioni di categoria italiane non stanno facendo da collettore per questo tipo di attività e i tentativi di aggregazione si contano – letteralmente – sulle dita di una mano.

Collaborazione e Omicanalità

Ovviamente questa non è l’unica strada da percorrere: la multicanalità e, ancor più l’omnicanalità, che è la base dell’approccio strategico di calicant.us, è la vera soluzione per mantenersi competitivi, senza rinunciare ai canali di vendita tradizionali. Il negozio non deve perdere la sua importanza, ma diventare un altro punto di contatto della customer journey, dove far toccare con mano i prodotti.

Nelle strategie di vendita multicanale costruite da calicant.us, uno spazio rilevante viene dedicato ai marketplace più adatti a ciascun tipo di business. In alcuni mercati, infatti, tutto passa dalle grandi piazze online, ed è proprio su questi “ring” che le piccole imprese italiane devono iniziare a giocare per poter dare una spinta importante ai loro profitti.

Se avete paura che aprirvi al mondo dell’online e dell’e-commerce possa creare un danno alla vostra rete tradizionale non state guardando minacce e opportunità dal punta di vista giusto!
E se al momento non potete/volete aprire il vostro e-shop potete affidarvi a noi per valutare l’opportunità di vendere online attraverso altri canali.

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