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E' da diversi anni che se ne parla, ma tra le nuove proposte formulate dalla Commissione Europea in materia di commercio elettronico, viene ribadita l'intenzione di modificare l'attuale regime di applicazione dell'aliquota IVA sui beni venduti online.
Con l'obiettivo di garantire una più equa distribuzione dell’IVA fra gli Stati Membri, la proposta di modifica prevede che l’imposta venga pagata nel Paese nel quale risiede il cliente che effettua l’acquisto e non più l'IVA del paese dell'azienda venditrice.
Facciamo un esempio pratico: oggi un consumatore tedesco che acquista online un paio di scarpe da un venditore italiano paga un'imposta sul valore aggiunto del 22% (aliquota IVA vigente in Italia), con la proposta di modifica dovrebbe invece pagare il 19% (aliquota IVA vigente in Germania). Viceversa per l'acquirente italiano che comprerà da un e-Shop di un'azienda tedesca: pagherà il 22% di IVA invece dell'attuale 19%.
La proposta dovrà ora essere esaminata dal Parlamento e poi adottata dal Consiglio Europeo e fa parte di una più ampia riforma IVA nell'UE sulle tematiche di:
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