Il punto sul mercato del settore dell’arredo e del design Made in Italy.
Il 2021 è l’anno della ripresa per il settore dell’arredamento che dopo un biennio difficile dovuto alle conseguenze della pandemia, ha visto l’anno chiudersi con un andamento al rialzo a doppia cifra:
- il Macrosistema arredamento e illuminazione ha registrato +11% rispetto al 2019, per un valore complessivo di fatturato pari a oltre 26 miliardi di euro (erano 23,5 nel 2019)
- +14,1 per il fatturato del legno arredo nel 2021 rispetto al 2019, nel dettaglio vediamo che l’area produzione vanta oltre 49 miliardi di euro, contro i 43 del 2019
“Crescita a doppia cifra per il Macrosistema arredamento nel 2021, trend positivo nel primo trimestre 2022.”
Per quanto riguarda le esportazioni di Sistema Arredamento nel periodo gennaio-settembre 2021 vs 2020 vediamo un deciso incremento +28,7% con Francia, Stati Uniti, Germania, Cina e Regno Unito che rappresentano i primi cinque mercati per l’export italiano del settore.
Scenario eCommerce settore arredo
Secondo il report Shopping Index di Salesforce, nel terzo trimestre del 2021 il commercio digitale globale è cresciuto dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2020. L’Italia conferma la propensione allo shopping online e supera il dato globale segnando una crescita complessiva del commercio digitale del 15%.
La categoria di prodotti che ha registrato la crescita di fatturato maggiore nel secondo trimestre su base annua è: mobili per la casa (59%).
Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C di Netcomm e della School of Management del Politecnico di Milano l’arredamento e home living è uno dei comparti più dinamici dell’eCommerce: nel 2020 il valore dell’acquistato online da parte degli italiani ha raggiunto 2,7 mld €, in crescita del +32% rispetto al 2019, nel 2021 siamo arrivati 3,3 mld di euro. Il fatturato totale del comparto arredamento è di 21 mld tra online e distribuzione tradizionale.
Le categorie di prodotto maggiormente ricercate ed acquistate online dagli italiani, sono:
- mobili da interno ed esterno
- oggettistica e decorazioni
- accessori per la cucina
- tessile
- illuminazione
La produzione italiana della filiera produttiva, secondo l’ISTAT, è cresciuta dal 2019 al 2021 del 7%: illuminazione +19,9%, cucine +15,1%.
Salone del Mobile.Milano 2022
Dal 7 al 12 giugno si terrà la 60° edizione della fiera del design d’eccellenza più atteso: il Salone del Mobile.Milano 2022. Al suo esordio tutte le luci sono puntate sui temi dell’innovazione, della personalizzazione, sulla rilevanza di traghettare la transizione digitale ed ecologica per cavalcare i processi che hanno già permeato altri comparti dell’economia.
Maria Porro, presidente del Salone 2022 e di Assarredo, vede in questi temi delle leve strategiche che guideranno il prossimo triennio del settore del Mobile e del Design Made in Italy con grandi prospettive e trasformazioni, attuando importanti piani di investimento, grazie anche ai Fondi europei e ad un nuovo approccio fortemente integrato al digitale. Infatti la digitalizzazione rappresenta:
- il volano di valori come qualità e originalità tipici del design italiano, ricercato all’estero, distintivo, unico.
- un driver per l’internazionalizzazione di uno dei settori italiani trainanti, che si impongono nel panorama mondiale riconosciuti nelle quattro A: abbigliamento, alimentare, arredamento, automazione.
- fattore indispensabile per ottimizzare i processi con soluzioni di automazione, per aumentare la competitività e rispondere in tempi brevi alle nuove esigenze dei consumatori, che ricercano esperienze personalizzate e prodotti esclusivi da poter acquistare ovunque nel mondo.
I key trend digitali del settore
Il digitale in questo settore sta vivendo una fortissima accelerazione, il lock down ha rappresentato per il comparto un’opportunità per approcciare al mercato in un modo diverso e con una nuova narrazione.
In questo periodo più che mai stiamo assistendo ad una sperimentazione di strategie digitali da parte dei Brand del settore per risollevarsi da una situazione inaspettata attraverso l’utilizzo di nuovi punti di contatto e modalità di vendita con i potenziali clienti:
- social network
- piattaforme di video call e online meeting
- eventi live in streaming agli opening virtuali di nuovi showroom
- e-commerce B2B, B2B e D2C
“Il digitale è ormai una modalità imprescindibile per il made in Italy. Ed è quella che registra le migliori performance”
I Brand sono diventati mondi nei quali le persone si vogliono riconoscere, è quindi sempre più importante agire in sinergia con i vari stakeholder, coniugando le strategie branding e marketing in tutti i diversi touchpoint.
L’integrazione della comunicazione tra il mondo fisico e la dimensione digitale è la priorità, in un contesto in cui il consumatore è sempre iperconnesso e al contempo esige quel human touch esperto per compiere la scelta d’acquisto.
La strada è ancora lunga perché solo il 4,5% dei Brand del settore opera online, vediamo quindi quali saranno trend digitali che guideranno le strategie marketing alle porte della tanto attesa 60° edizione del Salone del Mobile sono:
- I canali social devono diventare la base da cui partire per i Brand che vogliono incontrare le loro Buyer Persona online, sfruttando strategie diversificate in base ai canali: Instagram, Pinterest, Youtube, LinkedIn, Facebook o TikTok.
- Strategie di marketing multicanale: utilizzare i diversi strumenti messi a disposizione dalle piattaforme digitali in base agli obiettivi di business, ad esempio attivare campagne di advertising ad obiettivo performance per l’e-commerce e email marketing con contenuti di valore sui cluster di liste di utenti altamente profilate.
- L ’ecommerce non è più solo un canale di vendita online che sopperisce alla chiusura da lockdown, ma un fondamentale punto di contatto del percorso d’acquisto, capace di eliminare frizioni e barriere per semplificare e rendere migliore la customer experience.
- Le esperienze digitali immersive che rendano l’utente partecipe di momenti unici da vivere con il brand come ambienti a 360°, cataloghi interattivi e virtual tour.
- I marketplace come Amazon, ManoMano e altri sono un’opportunità per abbracciare un pubblico più ampio e nuovi mercati internazionali.
- E non per ultima l’esperienza esclusiva, in cui la libertà progettuale e la personalizzazione si concretizza nelle possibilità offerte dai configuratori online
La relazione comincia con l’empatia: i canali social in prima linea
Quando parliamo di digitalizzazione dobbiamo sempre ricordare che il Brand si relaziona con delle persone che vivono virtualmente nei canali digitali o fisicamente in un punto vendita, esperienze differenti, ma dove l’empatia deve essere il filo conduttore.
E’ necessario quindi definire strategie integrate di brand awareness che oltre ad incrementare la notorietà riescano a catturare la preferenza delle persone, un aspetto da non sottovalutare. I canali social in questo sono il luogo ideale per costruire un dialogo con l’utente e attirare l’attenzione delle Buyer Persona attraverso contenuti di valore che rappresentano il Brand e qualificano l’utente in base ai suoi bisogni, alle sue esigenze, ai suoi gusti.
Lo sviluppo di una strategia di Social Media Management differenziata a seconda delle piattaforme o del Paese target, da studiarsi sul medio-lungo periodo, abbiamo visto essere la base da cui partire. Infatti milioni di utenti ogni giorno passano in media dalle 2 alle 4 ore sui social media come Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok e molti altri.
Occorre catalizzare la loro attenzione attraverso:
- strategia di content creation
- strategia di advertising
- strategia di influencer marketing
Risulta evidente e indispensabile il coinvolgimento di opinion leader che spingono la conoscenza dei prodotti e la brand awareness attraverso la loro notorietà, la loro base di followers e le loro competenze specifiche.
Abbiamo coinvolto Sarah Balivo, un architetto e interior designer molto attiva nel mondo digital e non solo.
Dispensatrice di consigli d’arredo, si occupa di design a 360 gradi e sui suoi canali social cura una rubrica dedicata ai consigli di arredo e alla divulgazione del design cercando di guidare le persone a fare le scelte giuste per la loro casa e raccontargli il design in modo facile e brioso.
In questa breve intervista le abbiamo chiesto:
- Qual è secondo lei il ruolo del digital nella comunicazione del design.
- Quale funzione e impatto, in relazione anche alla sua professione, hanno i social media come IG nel racconto di Brand, nel boost’ dei prodotti e nel intercettare il pubblico.
- Tra i touchpoint che il potenziale cliente incontra nel suo percorso d’acquisto, secondo la sua esperienza quali sono cresciuti nell’ultimo anno per il design.
Consulenza e assistenza online per migliorare la customer experience
L’apporto dei professionisti (architetti e designer) in questo settore è un elemento chiave per comprendere i bisogni e guidare il processo di acquisto. Con le loro competenze tecniche infatti danno forma alle richieste dei clienti e all’interpretazione degli spazi.
La consulenza online diventa cruciale anche per un certo tipo di Buyer Persona, molto esigente che preferisce parlare direttamente con un professionista e ottimizzare il suo tempo a disposizione invece di vagare per infiniti e-commerce o punti vendita. Il servizio esclusivo attira una clientela alto-spendente e focalizzata all’acquisto.
Dall’altro lato per alcuni comparti invece la scelta di adottare servizi online di customer care self-service e chatbot si rivela una mossa vincente, capace di migliorare sia il tasso di conversione sia l’esperienza di acquisto degli utenti, efficientando le relazioni pre e post vendita e dando un positivo contributo alla brand reputation.
Importante quindi affidarsi a partner esperti che sappiano guidare le scelte verso le migliori tecnologie in relazione agli obiettivi e mettere in campo strategie che ottimizzino l’esperienza di acquisto su tutti i canali.
L’approccio omnicanale
Le persone amano cercare ispirazione online, per questo presidiare i diversi touchpoint digitali è di fondamentale importanza, essendo canali che hanno un’alta rilevanza nella fase iniziale di scelta. Al contempo in un settore dove il ruolo dello store e della consulenza è ancora molto determinante nella fase di acquisto cruciale è seguire gli utenti con precisione durante tutto il loro buyer’s journey.
Proprio per questo il phygital è un argomento di largo dibattito tra i produttori del made in Italy, che grazie a importanti investimenti in innovazione e formazione, stanno cercando soluzioni per far accostare al modello tradizionale, un nuovo modo di comunicare, progettare e vendere.
Nuove sinergie con i partner della distribuzione, che rivestono un ruolo determinante nelle strategie dell’industria di questo settore, vedono emergere nuovi strumenti come piattaforme che favoriscono un interscambio tra utenti e professionisti, esperienze interattive instore o esperienze virtuali immersive focalizzati a condurre il cliente nell’esperienza del Brand e a mostrare il prodotto in altissima qualità.
Di fronte poi alle opportunità offerte dal commercio digitale, canale in cui crescono le vendite, la strategia vincente è adottare un approccio strategico al sistema vendite nel suo complesso: verso una perfetta integrazione tra on e off line, dove gli strumenti di marketing e comunicazione sono orientati a aumentare la visibilità e la percezione del brand, e a costruire strategie omnicanali per massimizzare il fatturato e per rafforzare la rete distributiva tradizionale attraverso l’online, in un’ottica win-win per dare ai clienti l’esperienza d’acquisto che si aspettano. Alcuni punti chiave su cui si basa una strategia omnichannel sono:
- Definire i percorsi d’acquisto (user journeys) mirati e finalizzati all’obiettivo della vendita in tutti i touchpoints
- Studiare una dealer strategy integrata e sinergica al tuo business online che metta al centro l’esperienza di acquisto del cliente attivando modalità come il click & collect con pick-up at Store o uno store locator per informare in pochi click sul punto vendita più vicino
- L’advertising studiato non solo per l’awareness ma per la conversione in vendita anche tramite campagne drive-to-store
Digitalizzazione dei processi e delle vendite
L’e-commerce rappresenta uno dei principali volani di crescita in prospettiva futura, soprattutto per alcune segmentazioni di questo settore. Per tutti i Brand che non lo stanno ancora sfruttando per paura di non saper gestire ordini, spedizioni, amministrazione e promozione dell’ecommerce, esiste una soluzione reale: la gestione full outsourcing o MoR.
Il Merchant of Records è il venditore che compare sui registri. L’entità che, diventando l’effettivo venditore dei prodotti presenti sull’e-commerce, si fa carico di tutte le procedure amministrative e contabili, come fatturazioni, pagamenti e resi, nonché le questioni legali
Calicantus da oltre 10 anni è Merchant of Records per aziende di diversi settori B2B e B2C. Grazie alla sua esperienza ha sviluppato un ecosistema strutturato fatto di persone, processi e tecnologie, che semplificano l’integrazione con i sistemi aziendali pre-esistenti.
I vantaggi reali per chi sceglie il MoR di Calicantus sono:
- economie immediate per investimenti di integrazione dati tra sistemi (ERP, WMS, WebService Corrieri, ecc.)
- tempi ridotti per il GoToMarket grazie a know-how di processi testati ed affidabili
- assenza costi fissi per personale aggiuntivo e assenza riorganizzazioni interne per riuscire a gestire l’utente finale
- unica fattura mensile a fronte di migliaia di documenti fiscali e lettere di vettura (ed email) che dovreste produrre
- riduzione dei costi unitari di gestione degli ordini
- monitoraggio totale dei costi e tariffa chiara a percentuale, diversamente dagli operatori logistici con i quali è impossibile conoscere a priori i costi
- gestione multicanale degli ordini: e-shop, Amazon, ecc.
- supporto all’internazionalizzazione, grazie alla nostra expertise nella gestione di aspetti logistici, fiscali e doganali
Conclusioni
Il mondo del digitale rappresenta una grande opportunità di sviluppo da cogliere per i Brand del settore Design. Non solo per poter sperimentare nuovi canali di vendita e per puntare all’internazionalizzazione, ma soprattutto per attirare nuovi potenziali clienti e creare esperienze personalizzate per tutti loro.
Gli aspetti più delicati come la parte di logistica, spedizioni, resi, amministrazione e promozione del Brand per l’e-commerce, possono essere dati in outsourcing, così da non dover subire il peso di ingenti investimenti per acquisire risorse e tecnologie integrate.
Potersi affidare a chi ha già la macchina avviata, rodata e performante è il primo vero vantaggio di chi si affida ad un fornitore esterno per la gestione del proprio e-commerce.
Nicole Stefan
Business Development Manager
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