E-commerce e ricerca vocale: una grande opportunità per i web retailer

Parole… parlate, per un nuovo commercio digitale

L’intelligenza artificiale e i voice assistant sono le ultime novità tecnologiche che entro pochi anni rivoluzioneranno le abitudini d’acquisto dei consumatori. Presto l’esperienza visiva sarà accompagnata a quella vocale mettendo in atto un cambiamento epocale. L’ampia diffusione degli assistenti vocali, del resto, è già in corso: oggi ci rivolgiamo a Siri, Cortana, Google Assistant e Amazon Echo per acquistare prodotti e servizi, ma nei prossimi 3 anni le tecnologie vocali saranno ancora più numerose e dovranno essere integrate nella strategia ecommerce multicanale dei negozi virtuali.

Dalla visione sul monitor al dialogo con gli speaker

Dal report di Capgemini “Conversational Commerce: Why Consumers Are Embracing Voice Assistants in Their Lives”, emerge per esempio che il 24% dei consumatori intervistati preferisce l’utilizzo dell’assistente vocale a quello del sito web. Il successo delle voice search è dovuto alla velocità e alla semplicità dell’interazione, alla possibilità di effettuare una ricerca con le mani libere e al bassissimo margine di errore. Il grande utilizzo dei device in mobilità è un’altra ragione del gradimento: digitare una query per strada è molto più scomodo che utilizzare la modalità vocale. La voce viene usata spesso per acquistare prodotti e servizi e, di conseguenza, è facile prevedere che si ridurranno gli acquisti sui siti web non ottimizzati per vocal search. Il modo di fare commercio elettronico cambia e si presenta come una sfida per i retailer che, dalle nuove tecnologie, possono trarre il massimo vantaggio per il loro business. Il primo passo da compiere, dunque, riguarda l’ottimizzazione del sito: essere ai primi posti nelle SERP non è più sufficiente se non si viene trovati attraverso la ricerca vocale. Le strategie di digital marketing andranno ripensate in questa ottica per non perdere i clienti acquisiti e per trovarne di nuovi. Le strategie ecommerce omnicanale permettono al consumatore un’esperienza unificata, ma ora − perché sia vincente − è necessario integrare gli assistenti vocali, che in base agli algoritmi interpretano il significato delle ricerche.

Ottimizzare il sito per le vocal search

Una buona SEO deve inserire nei contenuti testuali del sito in modo che le nuove keywords possano incontrare le ipotetiche domande fatte a voce dagli utenti. A differenza delle parole utilizzate dalle classiche query digitate, le nuove keywords dovranno essere simili al linguaggio parlato, nella forma e nei contenuti (e quindi di tipo long tail e dal tono più colloquiale). Poi, come sempre, per ottimizzare l’ecosistema digitale di un’attività e-commerce, è necessario conoscere e far tesoro delle domande poste dai clienti − tanto nella ricerca degli articoli in vendita quanto nella interazione con il servizio di assistenza. Adeguando il sito alle nuove ricerche vocali si ottiene anche una maggiore visibilità negli snippets − dove i codici HTML forniscono a Google i contenuti che compaiono nella SERP, migliorando il posizionamento e, quindi, lo sviluppo dell’eshop.

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