È passato ormai qualche mese dalla fatidica data del 1 gennaio 2019, giorno in cui l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso a tutte le partita Iva (con l’eccezione di alcuni casi particolari).
Nel concreto, questa novità, forse la più importante del 2019 in materia fiscale, obbliga i titolari di partita Iva all’emissione del documento in formato digitale XML (la cosiddetta E-fattura) attraverso il Sistema di interscambio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Chi non si adeguerà al cambiamento entro i primi sei mesi del 2019 andrà incontro a pesanti sanzioni.
Di questo tema se ne è parlato abbondantemente nei mesi scorsi e online, tra guide, glossari e infografiche, è possibile reperire una documentazione più che esaustiva. Quindi vogliamo affrontare il tema focalizzandoci sul settore nel quale siamo specializzati: l’E-Commerce.
Tutto in tempo reale
Per chi gestisce siti E-Commerce l’introduzione della fatturazione elettronica ha aggiunto un elemento di complessità nel completamento delle transazioni. Il motivo è semplice: tutte le operazioni devono avvenire in tempo reale. In poche parole è necessario un adeguamento dei processi e delle attrezzature informatiche.
Infatti, se prima era sufficiente l’inserimento del numero di partita Iva, ora è necessario fornire due dati aggiuntivi, ovvero la PEC e il Codice Identificativo del destinatario.
Una volta compilata la fattura, questa viene trasmessa al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate che verifica l’autenticità e la coerenza dei dati inseriti.
Per i soggetti privati che necessitano dell’emissione della fattura per poter usufruire di detrazioni fiscali, sarà sufficiente sostituire il Codice Identificativo con il Codice Fiscale.
E se l’acquirente è un’azienda con sede legale all’estero?
Per i residenti in Europa non saranno necessari Codice Identificativo e PEC e il processo di verifica avverrà tramite VIES, il Sistema elettronico di scambio dati sull’IVA messo a disposizione dalla Commissione Europea.
Tuttavia, se la P.IVA non è presente nel VIES, il sistema avviserà il cliente che non potrà essere emessa la fattura e l’operazione si concluderà con l’emissione di una nota di vendita.
Con la stessa procedura verranno gestite anche le transazioni che coinvolgono clienti “extra UE”.
Insomma, il tema è complesso e le aziende che decidono di aprirsi al commercio online dovranno prestare attenzione a molti aspetti. Sarà fondamentale affidarsi a un partner affidabile, specializzato nello sviluppo di progetti e-commerce costruiti prestando la massima attenzione a tutti gli aspetti, da quelli tecnici a quelli fiscali.