Facebook & Co: i veri influencer del commercio elettronico
Secondo la ricerca Total Retail 2017, circa il 40% dei consumatori italiani trae ispirazione dai social per il proprio shopping online, e la percentuale diventa ancora più significativa se si parla dei millennials. Oltretutto, l’influenza di Facebook & co. comincia ben prima dell’acquisto: dalla fase di awareness − in cui si viene avvertiti dell’esistenza del prodotto e si raccolgono informazioni pertinenti − fino a quelle di conversione e condivisione dell’esperienza, il ruolo delle piattaforme di networking diventa sempre più centrale nelle abitudini d’acquisto dei nostri connazionali.
Il successo degli eshop comincia sui social
Ci sono tanti modi in cui i social media possono rendersi utili a un’attività di commercio elettronico. Innanzitutto, i siti dove ci si ritrova con gli amici virtuali possono essere disseminati di call to action in grado di generare traffico verso l’eshop, il blog dell’ecommerce e le landing page dell’azienda. In secondo luogo, la possibilità di targetizzare gli annunci rende le piattaforme di social networking un canale pubblicitario preferenziale per raggiungere il pubblico di riferimento. I dati lo dimostrano: stando a Ninjamarketing, il 66% degli utenti di Facebook riconosce l’utilità e l’efficacia delle Ads ed è incline a cliccare su quelle di proprio interesse. Non così per Instagram, dove le inserzioni sponsorizzate vengono ignorate nel 70% dei casi. Ma la mancanza di conversioni istantanee non deve trarre in inganno: il social tanto amato dalle nuove generazioni, se utilizzato per il marketing emozionale, può rivelarsi prezioso per qualsiasi ecommerce. È prevalentemente la componente emotiva, infatti, a dettare le scelte d’acquisto. E questa piattaforma, ideale per il visual storytelling, sembra la soluzione perfetta per far vivere agli utenti quell’“esperienza memorabile che anticipa desideri inconsci” di cui parla Bernd H. Schmitt, stimato professore della Columbia University. Continuando con le piattaforme dove predomina il lato visual, in Pinterest le gallerie fotografiche sembrano fatte apposta per inserire ricchi cataloghi digitali che trasformino i prodotti in bramati oggetti del desiderio, mentre su Youtube lo stesso effetto si ottiene con la forza espressiva dei video, che aiuta gli utenti più seguiti a rendere di tendenza la propria merce, promuovendola in modo semplice e immediato. I social più adatti alla comunicazione scritta, invece, come Twitter e lo stesso Facebook, possono essere sfruttati per la customer care e l’assistenza post vendita dell’ecommerce, poiché permettono di rispondere celermente ai tanti clienti che, sempre più spesso, decidono di interagire con l’azienda attraverso la rete. I riscontri tempestivi, infatti, si rivelano vitali in molte situazioni e incidono così tanto sulla web reputation che alcune grandi imprese, per non farsi trovare impreparate, hanno creato profili ad hoc, dedicati specificamente al supporto della clientela. Insomma, tra le innumerevoli tecniche di digital marketing, quelle social risultano irrinunciabili quando si parla di ecommerce. Per questo motivo, noi di calicant.us cerchiamo di integrarle sempre nelle nostre soluzioni di vendita multicanale. E voi, avevate capito il loro potenziale?