Vuoi aprire un E-commerce in Europa ed Extra Europa
Uno dei canali di vendita in maggiore espansione verso l’estero è l’e-commerce che ti permette di avere visibilità per il tuo Brand e di vendere i tuoi prodotti in Europa e extra Europa. Quante volte però sei arrivato così vicino dal decidere di approdare ad un nuovo mercato estero, ma hai rinunciato per la burocrazia e la logistica difficoltose e complesse? Rinunciare ad un mercato che potrebbe far decollare il tuo business solo perché non sai come gestirlo, oggi è inaccettabile, perché esistono soluzioni concrete dedicate a Brand di valore come il tuo. In questo articolo ti spieghiamo come risolvere un problema più comune di quanto credi, grazie alla gestione ecommerce in full outsourcing. Scopri quali sono i vantaggi e i benefici a breve e lungo termine.
Insight degli e-commerce italiani all’estero
Secondo il report di Casaleggio e Associati “E-commerce Italia 2021” lo scorso anno l’81,5% degli internet users ha cercato un prodotto o un servizio online, il 90,4% ha visitato un e-store e il 76,8% ha acquistato un prodotto online.
Secondo le stime più aggiornate l’e-commerce nel mondo ha prodotto un fatturato di 10.780 miliardi, tra B2C e B2B. Il commercio online al dettaglio, che lo scorso anno rappresentava il 23% del totale, oggi è il 39%.
L’e-commerce B2C nel mondo vale 4.280 miliardi di dollari, il 27,6% in più rispetto all’anno precedente. Si stima che il fatturato raggiungerà quota 4.891 miliardi nel corso del 2021 con una percentuale di crescita del 14,3%9.
Secondo l’Osservatorio Economico del Ministero degli Esteri, analizzando i dati delle esportazioni dal 2009 al 2021, l’interscambio è passato dai 589 miliardi del 2009 agli 982 miliardi del 2021 (+67%). Tra i primi 10 paesi destinatari delle esportazioni italiane, possiamo vedere dalla tabella 5A del report, come Germania e Francia si trovino in pole position, seguiti da USA dove il made in Italy è sempre un plus.
Al 2020, l’Italia ricopre l’11° posto a livello globale in termini di importazioni e l’8° posto in termini di esportazioni. Il valore delle esportazioni dal 2012 al 2021 è risultato sempre maggiore a quello delle importazioni. L’export si è rivelato un traino importante per l’economia italiana.
“Germania e Francia sono due mercati di esportazione importanti per i brand italiani”
I problemi da affrontare per portare il tuo business all’estero
Hai deciso di esportare il Brand all’estero e stai valutando tutte le opzioni possibili. Ti sei reso conto che le aziende che non sono solo sopravvissute, ma hanno incrementato il loro business in piena pandemia, sono quelle che si sono aperte a nuovi mercati e hanno sfruttato i canali digitali come e-commerce e marketplace?
Per cogliere anche tu questa opportunità e conquistare nuove quote di mercato in Europa ed extra Europa, devi conoscere quali sono i problemi maggiori da gestire. Perché soprattutto se sei un’azienda di produzione, che fino ad oggi ha lavorato nel B2B, hai certamente esperienza nelle reti distributive classiche come: agenti, negozi e distributori, ma non con i consumatori finali. Nel B2B sei nella tua zona di comfort, a livello fiscale ti muovi tra intrastat, esterometro e esenzione iva tra aziende europee.
Il mondo del B2C però è diverso e quando pensi di aprire un canale di vendita online devi tenere conto che il business nel mercato europeo, per il consumatore finale presenta principalmente questi 3 problemi:
- L’organizzazione interna racchiude diversi punti perché si tratta di come il tuo brand vuole gestire e prendersi carico di tutti gli aspetti di un un e-commerce, le cui macroaree sono:
– logistica
– contabilità
– marketing e comunicazione
– customer care - La gestione della contabilità che vedremo poi nel dettaglio è fatta di aspetti tecnici che il tuo team amministrativo deve conoscere e di cui deve avere profonda esperienza per non incappare in multe e sanzioni. La materia amministrativa estera è molto complessa, non ci si può assolutamente improvvisare.
- La gestione delle tassazioni è in continua evoluzione e la normativa vigente impone regole e passaggi obbligati che devi conoscere e devi applicare correttamente. Sono attività che richiedono tempo, competenza, esperienza.
Altre criticità da non sottovalutare nel dettaglio possono essere:
- la fase dei pagamenti nel funnel marketing di un e-commerce è fondamentale perché se il tuo potenziale cliente non trova una modalità di pagamento soddisfacente, abbandona il carrello e il tuo sito per sempre. Devi avere competenze sulla gestione dei sistemi di pagamenti, fai fatica a penetrare il mercato europeo se non hai i sistemi di pagamento realmente utilizzati in tutti i paesi esteri in cui vuoi andare.
- Le spedizioni all’estero sono un altro tasto dolente, perché un singolo brand che si approccia da poco al mondo e-commerce, non ha la forza di poter richiedere condizioni vantaggiose per se stesso e per i suoi clienti (prezzi e tempistiche ridotti, resi veloci ecc.)
- Nell’Europa geografica ci sono paesi come Svizzera e Regno Unito dove devo aggiungere la gestione delle dogane, dei dazi, dei tempi di fermo, dei resi. Ad esempio per i resi sei obbligato a pagare un dazio di rientro che è superiore a quello di entrata.
- Se il tuo business inizia a decollare, devi anche considerare di poter gestire logistiche in loco, avere un magazzino in un paese estero per te strategico, ma le regole europee ti obbligano ad avere una p.iva e una rappresentanza fiscale in quello stesso paese. Quindi se decido di gestire tutto internamente sono consapevole che devo rivedere tutto in azienda per ogni paese, compromettendo la scalabilità.
- Nel caso in cui la vendita avvenga attraverso i marketplace, oltre alle stesse complessità appena elencate per gli e-commerce, ci sono ulteriori integrazioni da implementare, infatti ogni piattaforma ha specificità tecniche differenti.
Brand Reputation e Customer Care
Parliamo dell’impatto che una gestione artigianale e improvvisata di un e-commerce all’estero può avere per il tuo brand. Ricordati che viviamo nell’era dei social media e delle recensioni senza filtri che diventano virali nel giro di 24 ore.
Non puoi permetterti di offrire esperienze negative ai tuoi clienti e il tuo customer care non è sufficiente a risolvere tutte le problematiche legate a logistica, contabilità o fatturazione. In un mercato estero devi conoscere e utilizzare non solo la lingua madre, ma usanze e costumi, abitudini di acquisto e molto altro.
Il customer care deve essere specializzato ed avere esperienza in quel preciso mercato per capire anche la mentalità, i modi di fare ed evitare criticità. Purtroppo basta poco per rovinare la tua brand reputation e perdere quote di mercato laddove avresti potuto sviluppare il tuo business in modo molto proficuo.
Instrastat e Esterometro: come funziona la contabilità B2B Italia-estero
Il modello Intrastat è una dichiarazione che contiene tutte le operazioni intracomunitarie di vendita e di acquisto fatte da un titolare di partita IVA in un determinato periodo di tempo. Parliamo di operazioni B2B, per cui tra aziende sono stati corrisposti dei pagamenti, spediti dei beni da un paese all’altro o prestati servizi a un residente del paese estero.
Nelle fatture per vendite intracomunitarie, l’IVA non va applicata e deve essere indicato che la transazione è in regime reverse charge. Instrastat è stato introdotto dall’ art. 50 del D.L. 331/1993, dopo l’abolizione delle barriere nell’Unione Europea.
L’esterometro è un documento per la comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere, parliamo di fatture attive e passive che arrivano dall’estero o che emettiamo verso l’estero. L’esterometro, detto anche spesometro transfrontaliero, è stato introdotto l’1 gennaio 2019, deve essere redatto da tutti i soggetti passivi d’IVA registrati in Italia che ricevono o emettono fatture da o verso soggetti non residenti in Italia.
IOSS e MOSS: come funziona la contabilità B2C Italia-estero
Quando parliamo di business to consumer e quindi di consumatore finale, le regole del gioco cambiano profondamente, ed è questo uno dei motivi per i quali è estremamente complesso pensare di far gestire internamente al tuo brand, tutta la parte di contabilità e tassazione.
Infatti l’utente dell’Unione Europea che acquista online un prodotto ha diritto di pagare le tasse in base alla tassazione del suo stato di residenza e non di quello del brand. Ad esempio l’utente italiano che compra da un sito di vendita online greco, paga l’iva al 22% com in Italia e non al 24% come in Grecia. Quindi l’iva si applica sul Paese di destinazione della merce.
Con l’adozione dei regimi Oss e Ioss l’Italia dà attuazione al c.d. “VAT e-commerce package”, che rappresenta una priorità all’interno del più ampio Digital Single Market Strategy e uno dei pilastri della riforma globale dell’IVA rappresentata dalla Commissione europea nel VAT action plan del 2016.
L’entrata in vigore dei regimi OSS/IOSS, originariamente prevista dalla Direttiva Ue n. 2455/2017 il 1°gennaio 2021, è stata posticipata al 1° luglio 2021 in considerazione degli effetti negativi della pandemia Covid-19.
Una volta entrati in vigore, è stato inserito anche il regime del MOSS. I regimi OSS/IOSS introducono un sistema europeo di assolvimento dell’IVA, centralizzato e digitale, che, ampliando il campo di applicazione del MOSS (concernente solo i servizi elettronici, di telecomunicazione e di teleradiodiffusione) ricomprende le seguenti transazioni:
- vendite a distanza di beni importati da territori terzi o Paesi terzi (ad eccezione dei beni soggetti ad accise) effettuate da fornitori o tramite l’uso di un’interfaccia elettronica
- vendite a distanza intracomunitarie di beni effettuate da fornitori o tramite l’uso di un’interfaccia elettronica
- vendite nazionali di beni effettuate tramite l’uso di un’interfaccia elettronica
- prestazioni di servizi da parte di soggetti passivi non stabiliti nell’UE o da soggetti passivi stabiliti all’interno dell’UE ma non nello Stato membro di consumo a soggetti non passivi (consumatori finali).
Immaginate solo per gestire l’ambito iva, il tipo di organizzazione interna che dovresti avere, tutti i sistemi informatici e consulenti fiscali che ti permettano di gestire tutto in modo fluido e senza errori. Se non disponi di questa infrastruttura interna, rischi di dover abbandonare un mercato strategico per il tuo business.
Soluzione per vendere in Europa
La soluzione alla complessità della gestione di un ecommerce che vende in Europa ed Extra Europa è scegliere un outsoucer o MoR (Merchant of Records), un’azienda che gestisca in full outsourcing il tuo sito di vendita online. Infatti affidandoti ad un outsourcer non devi:
- cercare nuove risorse interne che siano già formate
- investire in costi per aumentare le skills e le competenze del tuo team in ambito e-commerce internazionale
- implementare gestionali per la contabilità
- fare investimenti in sistemi e software
- trovare consulenti che ti guidino nella gestione corretta delle varie tassazioni europee
L’infrastruttura di un outsoucer/MoR è il tuo riferimento dal punto di vista fiscale, questo è il primo vantaggio a lungo termine e il più importante se pensiamo al tuo business.
Chi è il Merchant of Records
Il MoR è il venditore che compare sui registri e si fa carico di tutte le procedure amministrative e contabili, come fatturazioni, pagamenti e resi, condizioni di vendita, privacy policy e tutto quello che in ambito legale riguarda l’e-commerce del brand.
“Calicantus è un MoR, l’intermediario tra il Brand e il cliente finale che fa decollare il tuo business”
Grazie al MoR potrai godere di questi vantaggi:
- l’outsourcer intrattiene rapporti con svariati corrieri internazionali, può garantirti tariffe vantaggiose, economie di scala importanti. Risulta più facile accedere a servizi di spedizione a valore aggiunto come spedizioni con tempi ridotti. Avere una “resa” cioè un tempo di consegna ottimizzato.
- tempi di partenza e time to market più veloci, approdi a nuovi mercati in tempi ragionevoli, soprattutto se hai un business b2b, che è diverso dal b2c.
- customer service, lingua, operatori, tecnologia, dotazioni per rispondere a tutto.
- il possesso di tutti i dati dei clienti resta esclusivamente del brand
- le politiche commerciali e strategiche sono sempre del brand che agisce in autonomia
- il MoR ti permette di superare tempi e processi lunghi e complessi di aziende medio-grandi, dove i vari dipartimenti hanno i loro propri presidi
Calicantus gestisce l’e-commerce di Flos, azienda leader di settore, in 30 paesi europei oltre all’Italia. Anche nel settore food un brand come Parmigiano Reggiano vende in Italia e in altri 6 paesi.
Michela Petrinca, Account & Digital Strategist, da anni si occupa di e-commerce full outsourcing: “Siamo chiari: vendere online non è semplice, non è veloce, non è spensierato. Diventa sempre più complesso, è molto diverso rispetto ad anni fa dove non c’erano norme definite e la concorrenza era inferiore.
Oggi abbiamo regole e processi precisi e maggiore competizione. Decidere di vendere online oggi significa fare fronte a un contesto estremamente complesso per normative, distribuzione, competizione. Bisogna fare i conti con la marginalità e le prospettive di crescita, senza sovrastimare le proprie capacità.
Le aziende del mondo B2B sono abituate ad una rete distributiva e ad un approccio che è completamente diverso dal mondo B2C. Quando parliamo di ecommerce per il consumatore finale, parliamo di tutta un’altra organizzazione che è sconosciuta ai Brand di produzione abituati a rapportarsi con altre imprese come loro. Oggi il cliente finale vuole avere un rapporto diretto con il Brand, per questo si parla di D2C “direct to consumer”.
Calicantus diventa un partner affidabile, una piattaforma che lavora direttamente con i dipartimenti aziendali come se ne facesse parte, in modo fluido, alleggerendo e sgravando il Brand dalle complessità di gestione dell’e-commerce. Calicantus si pone come un team aziendale, ma con molta più esperienza, competenza e tecnologia dedicata. Noi abbiamo una struttura pronta, reattiva, sempre aggiornata. Facciamo il nostro lavoro con passione e dedizione, supportando il successo omnicanale dei nostri e-shop partner perché la loro crescita coincide con la nostra.”
Michela Petrinca
Account & Digital Strategist
E-mail: michela[email protected]